Descrizione
I tarli sono insetti caratterizzati da xilofagia, ossia si nutrono di componenti del legno, tanto che si parla comunemente di “tarlo del legno” con riferimento alla specie anobium punctatum. Generalmente i tarli preferiscono attaccare il legno collocato in contesti domestici, in quanto questi presentano temperature più favorevoli. E’ possibile accorgersi della loro presenza dai fori che si presentano sulla superficie lignea: si tratta di fori di uscita, da cui i tarli abbandonano il legno quando è già stato riportato il danno. Quando questo non è particolarmente evidente, si rende necessario dipingere la parte interessata con della vernice scura per accertarsi dell’infestazione, oppure fotografare sezioni dell’arredo in legno da confrontare nel corso del tempo. Un altro indizio è la fuoriuscita dal legno di rosume, un miscuglio di deiezioni e parti di legno eroso. Accanto alla presenza di questi insetti, spesso si riscontra anche quella degli acari dei tarli (pyemotes ventricosus), non visibili a occhio nudo, altamente pericolosi perché sul corpo dell’uomo provocano un’elevata quantità di punture.
Ambiente e nocività
Una caratteristica significativa dei tarli è che l’esemplare femmina depone le uova all’interno di fenditure scavate dagli adulti. Pertanto il legno svolge una funzione preminente non solo per nutrirsi, ma anche per la riproduzione. Una volta nate, le larve si spostano verso l’interno del legno in maniera autonoma. I danni derivanti dall’azione dei tarli del legno non sono esclusivamente economici: basti pensare che un’erosione particolarmente accentuata, per esempio di travi o solai, potrebbe comportare indebolimenti strutturali e quindi problemi di sicurezza. E’ ovvio che attività di prevenzione come curare e lucidare con la cera i mobili in legno sono indubbiamente importanti, ma spesso questi potrebbero già contenere i tarli quando acquistati. In tal caso si rende necessario procedere alla disinfestazione.